Sardegna

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Vini di Sardegna

Il vino in Sardegna ha una tradizione millenaria, ancora oggi la viticoltura risulta essere la coltura arborea principale della regione.

In Sardegna troviamo alcuni vini rappresentativi pregiati come la Malvasia di Bosa e la Vernaccia di Oristano.

Tra i vitigni più famosi della Sardegna troviamo: Vermentino, Cannonau, Carignano e Bovale. Nella regione sono comunque presenti molti vitigni autoctoni ben conosciuti anche al di fuori della Sardegna.

Storia del Vino in Sardegna

La storia dell’origine del vino in Sardegna è stata incerta fino a qualche anno fa, infatti esistevano diversi filoni di pensiero, da una parte chi riteneva che la vitivinicoltura si fosse sviluppata in modo autonomo, dall’altra c’era chi vedeva le sue origini nei Fenici o nei Cartaginesi.

Di recente si è scoperto che già nel periodo nuragico le popolazioni sarde coltivavano la vite e producevano vino, identificando il Cannonau come uno dei vini più antichi del Mediterraneo.

Un’altro vino sardo rinomato sembra avere origine durante il periodo romano: la Vernaccia. Il nome di questo vino si ipotizza derivi dal latino vino vernacula, sembra che ci siano testimonianze storiche della presenza della Vernaccia a Tharros, città punico-romana.

Nel periodo bizantino ci fu un rilancio della produzione vitivinicola che aveva visto una battuta d’arresto durante il periodo delle invasioni barbariche: grazie ai monaci basiliani di rito greco vennero introdotti nuovi vitigni coltivati vicino ai monasteri.

Passato il Medioevo si ebbe una nuova espansione nell’area di Oristano a cura di Eleonora d’Arborea, una giudicessa autrice della Carta de Logu (raccolta di leggi) in cui era contenuto anche il divieto di lasciare mal coltivati i vigneti.

Durante il dopoguerra il vino in Sardegna continuò a prosperare anche se solo per il consumo locale. Solo grazie all’azienda Sella e Mosca ci fu un aumento del consumo di vino sardo anche al di fuori della Sardegna.

Ai nostri giorni una delle aree sarde di produzione di eccellenza vitivinicola è l’Ogliastra vicino a Corru Trabutzu, questo grazie al suo terreno fertile, assolato e ventilato vicino al mare. Su questi territori si trova il Cannonau, il Pascale e la Monica con denominazioni di origine come il Cannonau di Sardegna DOC, IGT Ogliastra e l’IGT Isola dei Nuraghi.

Vitigni di Sardegna

La Sardegna ha una superficie coltivata a vite di 27.500 ha con il 43% di vitigni a bacca bianca e il 57% a bacca nera.

Tra i vitigni più coltivati nella regione sarda troviamo:

  • Cannonau 8.000 ha (29%),
  • Vermentino 4.700 ha (17%),
  • Carignano 2.500 ha (9%),
  • Monica 1.900 ha (7%).

I vitigni autoctoni della Sardegna sono molti, oltre alla presenza di vitigni internazionali (usati per assemblaggio ai vini locali). I vitigni si differenziano per zona, infatti nella parte sud dell’isola vengono coltivate per la maggior parte viti a bacca scura, mentre nella zona centrale e settentrionale vitigni a bacca bianca.

I vitigni a bacca nera di Sardegna sono:

  • Bovale,
  • Caddiu,
  • Cagnulari,
  • Cannonau,
  • Carignano,
  • Girò,
  • Monica,
  • Nieddera.

I vitigni a bacca bianca sardi sono:

  • Malvasia Bianca,
  • Malvasia di Sardegna,
  • Nasco, Nuragus,
  • Semidano,
  • Torbato,
  • Vermentino,
  • Vernaccia di Oristano

Denominazioni di Sardegna

In Sardegna i vini DOC e la DOCG coprono il 66% del vino creato sull’isola, mentre le IGP sono il 15% della produzione totale.

Le Denominazioni di Origine in Sardegna sono:

  • DOCG: con un solo vino;
  • DOC: che conta ben 19 vini;
  • IGT: con 15 vini

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