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Syrah: alla scoperta di questo vitigno internazionale

Il Syrah rientra sicuramente tra uno dei vini rossi più diffusi al mondo, infatti, per merito della sua enorme capacità adattativa si lascia facilmente coltivare in varie condizioni, che siano queste ultime legate al clima, al terreno e alle diverse modalità di produzione utilizzate dai viticoltori presenti in più parti del globo. Il vitigno in questione, conosciuto anche con il nome di Shiraz, è caratterizzato da origini molto antiche, tanto che fino a qualche anno fa c’erano pareri contrastanti inerenti al luogo di nascita. 

Le origini del Syrah

Come già accennato in precedenza, le origini di tale vigneto non erano particolarmente definite, in quanto gli esperti di questo settore hanno palesato più ipotesi.
Una delle teorie più gettonate narrava che questa tipologia di uva arrivasse dalla lontana Persia, vale a dire dall’attuale Iran, visto che l’antica capitale di questo territorio era Shiraz. In realtà, anche se in tale zona si produceva un vino bianco denominato Shirazi, le caratteristiche dei due vigneti non trovano alcun tipo di assonanza.

Altri testi, invece, potrebbero far pensare che le origini del Syrah siano da attribuire alla Sicilia e in particolare a Siracusa.

Nel 1998, però, grazie ai numerosi studi effettuati sul DNA dell’uva si è riusciti a giungere alla conclusione che questo vigneto sia il figlio di due particolari viti francesi: Mondeuse Blanche e Mondeza.

Tutte queste ricerche non sono riuscite a dare una risposta riguardante il periodo di nascita del Syrah, anche se è molto probabile che fosse diffuso già in epoca romana.

Infatti, sono state trovate delle menzioni inerenti a tale uva in alcune opere del 77 D.C., scritte dal famoso autore Plinio il Vecchio, il quale dava notizia di un vino pregiato prodotto tramite dell’uva con la buccia scura.

Le principali caratteristiche del Syrah

Il vitigno in questione si adatta perfettamente a diversi condizioni, in quanto possiede la capacità di resistere in maniera egregia a varie tipologie di malattie, anche se bisogna sottolineare che risente significativamente della colatura.

Il Syrah, inoltre, ha il pregio di donare un nettare di grande qualità con qualsiasi tipologia di vinificazione, adattandosi così ai diversi processi utilizzati dagli esperti del settore.

La germogliazione tardiva e la maturazione media di questo vigneto riescono a regalare un vino dagli aromi fruttati di mirtilli e frutta a bacca nera, contornati da un delizioso profumo di pepe nero
In aggiunta a ciò, si possono riscontrare, il più delle volte, delle note di liquirizia, cioccolato, caffè, nonché di tabacco. Il gusto al palato, invece, è piuttosto robusto e potente, con un alto valore sia di acidità sia di tannini.

Le zone di produzione del Syrah

Il vigneto Syrah viene coltivato in più zone del mondo, visto che si adatta perfettamente a diverse tipologie di terreni. Di seguito è possibile trovare le peculiarità delle aree di produzione più note.

Valle del Rodano 

Il vitigno coltivato in questa zona risulta essere particolarmente produttivo, visto che riesce a resistere a vari parassiti che cercando di attaccare la pianta e le loro bacche.
La tipologia del terreno e del clima presente nella Valle del Rodano si adattano perfettamente al Syrah, dal momento che il suolo roccioso e le temperature miti sono condizioni eccellenti per lo sviluppo di tale vigneto.
Tra le diverse varietà di AOC si devono, senza ombra di dubbio, citare Saint-Joseph, Crozes-Hermitage, Côte-Rôtie e Cornas, anche se il vino di eccellenza derivante dal Syrah di questa area è certamente il Hermitage.
In passato, la produzione tale vigneto avveniva, perlopiù, nella zona del Rodano, ma a partire dagli anni settanta si è iniziata a diffondere in buona parte della Francia meridionale.

Australia

In questa determinata area geografica il Syrah, principalmente conosciuto con il nome di Shiraz, arrivò nel 1832, imponendosi fin da subito come uno dei vigneti di punta del continente.
La cultura presente in Australia fa in modo che ci sia una produzione di vino totalmente differente da quella europea, dal momento che si prediligono vini più corposi e alcolici rispetto a quelli bevuti nel vecchio continente.

Il clima e la tipologia del suolo delle terre australiane incidono significativamente nei profumi del nettare, in quanto si possono sentire aromi più decisi, derivanti anche dalle differenti metodologie di lavorazione dell’uva. Infine, si può affermare che il vino di riferimento della produzione australiana è certamente la Barossa Valley.

Cortona

Questo vigneto internazionale ha raggiunto anche il territorio italiano, nonostante lungo la penisola siano dislocate delle tralci d’uva locali degne di nota. In particolare, si è avuta una diffusione importante del Syrah soprattutto nella zona di Cortona, anche se si possono segnalare alcune coltivazioni anche in Sicilia.

In pochi anni si è subito imposto come il vitigno predominante di questa area geografica, dal momento che si possono contare più di 700 ettari di Syrah. Questa parte della Toscana è caratterizzata da un clima molto simile a quello presente nella Valle del Rodano, permettendo così a tale vigneto di svilupparsi nel migliore dei modi fin dal suo arrivo, stimabile intorno agli inizi del secolo scorso.
Ovviamente, la realizzazione di vini di spessore, derivanti dal Syrah, è anche merito della passione e delle conoscenze dei viticoltori italiani. 

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